3 dicembre 2012

Pan e Pat




La mia cucina è un posto incasinato e surreale dove più attività convergono e spesso convivono in una sarabanda di sapori e suoni. Capita spesso di avere una colonna sonora mentre si mettono le mani al lavoro.  Negli anni ci siamo resi conto  (perché io e il consorte dividiamo equamente l'impegno ai fornelli) che alcuni cibi amano essere cucinati con ritmi particolari. Ad esempio il nostro ragù  preferisce un buon Pino Daniele d'annata per pappoliare come si deve mentre le lasagne vanno possibilmente infornate con un sottofondo lounge
Mi era finito il pan de queso e io senza i miei panini non posso stare.

Il Pan de Queso  (per l'esattezza Pão de Queijo visto che è brasiliano) è uno dei miei cavalli di battaglia sglutinati. Trovato per caso sui ripiani del settore "cibi internazionali" del supermercato, è diventato mio fedele e gustoso compagno; anzi... di accompagno e ha trovato un posto d'onore nel mio quadernetto dei buoni e cattivi.
Sulla confezione la dicitura "gluten free" è bene evidente ma credo che sia riferita ai parametri del paese di origine.
Sto imparando un sacco di cose: paese che vai, parti per milione che trovi. Se però questo mix sembra essere gluten free per i brasiliani, per gli americani e per i britannici  potrà esserlo anche per un tenue italiano ed inesperto come il mio?

La composizione del mix è a base di fecola di manioca (polvilho azedo*), amido di mais e altre cosette sparse.
Invece di mettermi a caccia del famigerato polvilho e darmi alla produzione casalinga di formaggiosi panini brasileri, mi sono pigramente adagiata sulla confezione acquistata e sulle sue istruzioni.
Che sono facilissime, basta grattare via l'adesivo scritto in tedesco e leggere quelle che ci sono sotto...
Si mette il mix di farine in una bella ciotola, si aggiungono una mezza tazza d'acqua e due uova e si impasta fino ad ottenere una bella palla soda, liscia e molto morbida.
Ma è domenica e quindi ho chiamato la mia vecchia amica Princess, compagna di tante panificazioni glutinose e non e le ho chiesto di impastare un po' per me. E lei mi ha chiesto:
"Embè? e tu che mi fai ascoltare?"
Il consorte, lesto di mano, fa partire un grande First circle di Pat Metheny. Io ci avrei visto più qualcosa di tipico e locale ma evidentemente al pan de queso il Metheny non dispiace.  
Divido l'impasto in una decina di palline che inforno per una ventina di minuti. Sulla temperatura del forno posso fare solo delle supposizioni perché il reperto archeologico è a gas e ha mille spifferi. Fatto sta che le infilo dentro a forno caldo (ma non bollente) appoggiate su uno di quei tappetini di silicone da forno (che ho comprato con la scusa delle contaminazioni ma che in realtà ho preso solo perché è di un rosa fuxia esagerato)
Sarà il tappetino, sarà it's for you o la chitarra di Pat ma le pallette di pane si gonfiano, si cuociono, si dorano e poi si croccano! Son belle, tonde e soffiate con un simpatico profumo di formaggio.
Il consorte sostiene che puzzino un po' di calzino usato, ma noi non diamo retta al consorte (per noi stavolta intendo me e il micio biancogrigio che ama assaggiare qualsiasi cosa sia mangiabile) e ci pucciamo il pan de queso anche nel latte e caffè la mattina a colazione.

Sì, lo so, forse questo è esagerato ma io, ai tempi d'oro, nel caffelatte mi azzuppavo pure la pizza. Una pallina me la pappo subito, è domenica e non voglio sapere niente! Le altre le congelo e  giorno per giorno attingo dal freezer e ne riscaldo una nel microonde.
Bone, bone, bone, tutti i villi in ricrescita esultano quando ne vedono una, vuoi che sia sempliciotta e vuota, vuoi che sia foderata con una sottile fettina di prosciutto, vuoi che sia imbottita con una virgola di burro ed un cucchiaino di marmellata...

E qui dal tenue, con un leggero sottofondo di cabasas, per oggi è tutto,
 alla prossima!





*curiosità sulle differenze tra amido, fecula, polvilho...


6 commenti:

  1. si richiede una ricetta da poter replicare a casa senza buste :)
    a me pare che siano venuti bene anche se l'aria un pò spiritata di Wumpus qualche dubbio lo lascia :D

    Rino

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    1. Rino, tu sai bene che l'occhietto giallo e spiritato del Wumpetto NON dipende dagli aromi di formaggio! Forse le teorie di Lombroso sono applicabili ai gatti: Wumpus viene probabilmente da Forcella o dai Miracoli e, nella migliore tradizione, è un vero scugnizzo!

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  2. Davvero invitante questo tuo Pan de Queso, divertente il racconto del tipo di musica più idoneo. Pensi che sia per questo motivo che il pane con la farina di Teff non mi lievita bene? Buona giornata e un saluto speciale a tutti gli altri gatti allora

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    1. Ovviamente non avevo proprio idea di cosa fosse il Teff... :)
      Davvero va fatto fermentare per qualche giorno? Proverei con Sakamoto... dolce, solido ma non troppo lento... potrebbe mantenere vivo il processo di fermentazione senza turbarlo troppo! Un contrasto Giappo-Afro... mica male!
      Fammi sapere se al Teff piace...

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  3. Mo mi procuro il pezzo musicale che suggerisci e poi ti dico, secondo me è solo questione che il Teff e io non siamo sulla stessa lunghezza d'onda mah

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