20 gennaio 2013

Pan Spatasche

Qualcuno potrà mai avere dubbi sull'epilogo di questa mia giornata culinaria?
:)))))

Due giorni fa, un venerdì uggioso e freddo, ho avuto la fortuna di potermi rifugiare in casa con largo anticipo rispetto ai tempi medi, al calduccio tra gatti e marito (che, come ogni anacoreta che si rispetti, vive per lo più tra le mura dell'eremo).
Quale migliore occasione per farmi passare un paio di di sfizi che già da tempo avevano preso corpo tra le rotelline del mio cervelluzzo?

Primo: mettere in funzione la nuova macchina del pane. In passato ho avuto una discreta attività panificatrice glutinosa e ho imparato anche a fare un pane al mais senza glutine. Sono curiosa di vedere questa nuova macchina all'opera.
Secondo: soddisfare la voglia di brioche che si è affacciata prepotentemente la sera in cui me ne è passata una sotto il naso. Poi mi sono imbattuta in questo post di Fabi ed ho capito che il Fato cospirava affinché facessi una brioche con le patate
Terzo: dare un senso alla mia vena creativa che mi ripeteva di sperimentare, sperimentare, sperimentare...

Si da il caso che la brioche rustica che mi passò proprio sotto le narici qualche tempo fa fosse stata fatta dalla mia mamma, con la ricetta della zia Lea. Prevede l'uso di tre patate medie, lessate, schiacciate ed unite a 500 gr di farina manitoba.
Io ricordo benissimo il sapore di questa brioche: alta, leggera, dolce e rustica al tempo stesso, costellata di pezzetti di salumi e formaggi... ahhhh... che delizia!!!!
Poi, qualche giorno dopo, ho visto quella di Fabi: bella, alta e invitante, in più dolce, potenzialmente perfetta per apparare* le mie colazioni mattutine (*riuscire a trovare una soluzione per)

Io ho il culto della colazione. Fatemi rimanere digiuna a pranzo, fatemi cenare a mezzanotte ma, vi prego, non mettete MAI i bastoni tra le ruote alla mia colazione. La possibilità di uscire di casa digiuna e fermarmi al bar per il classico cappuccino e cornetto è contraria alla mia religione (bhe, adesso pure alla mia celiachia!).
E' un po' che la mia quotidiana pallina di pan de queso viene inzuppata nel caffelatte sempre più controvoglia. Il pan de queso è sempre buonissimo ma non posso certo pensare di far colazione tutta la vita nello stesso modo!!!
Ma non riesco a variare il mio menu con soddisfazione. Prima del giorno X pucciavo volentieri nel latte una semplice fetta di pane.
Sì, è vero, mangiavo sempre la stessa cosa ma... volendo variare... si poteva scegliere!
Ora il pane al mais che faccio io... come dire... col latte e caffè fa a cazzotti!
Il pane commerciale... ma non lo so, mi sembra che nel latte faccia delle ossidoriduzioni fatali e me lo impregni di metalli pesanti...
I biscotti commerciali sono un altro disastro gustativo.
Non sono io che sono difficile, sono questi sapori che non mi piacciono. Giuro che prima del giorno X mi mangiavo anche le pietre e le cose cadute per terra. 

Improvvisamente il pan brioche mi appare come l'unica soluzione.


Avrei potuto stupirvi con una semplice pagnottina di acqua farina e lievito, giusto per capire come funziona la macchina...
Avrei potuto sollazzarvi replicando la ricetta di Fabi e descrivendo il mio risultato
Avrei potuto sorprendervi cercando di adattare la ricetta di zia Lea al gluten free...

...e invece...

E invece le rotelline del cervello si sono date alla pazza gioia e, dalla anomala fusione del Pan Brioche di zia Lea e di quello di Fabipasticcio è nato...




...Un perfetto PANSPATACHE!!! Pronunciatelo come Pan Brioche: vedete come suona bene? :D

Ho attinto un po' qua e un po' là... non avendo le farine di Fabi ho pensato che il mix di farine per pan brioche di Felix e Cappera fosse l'ideale. Ho dosato le patate come nella ricetta di zia Lea, ho ridotto i grassi a 100g ma ho usato il burro, ho lasciato le uova ma ho introdotto i liquidi...
Quando le mie rotelline si attivano in questo modo può capitare che il merge che ne deriva sia di qualità.
... non sempre...
poi c'è il discorso della MDP: Questa Moulinex ha un funzionamento misterioso, nel senso che non si sa bene ogni programma cosa faccia. Ero abituata in un altro modo, con la vecchia Princess, dove avevo anche la possibilità di programmare interamente la sequenza di azioni (oddio, ci voleva un ingegnere per capire, però era una funzione utilissima).
Insomma, ho scelto il programma "alla cecata", senza sapere quanto durasse l'impastata, quante volte sgonfiasse il lievitato...
E poi, altra sorpresa: costei può essere aperta e NON SI FERMA! La mia Princess si fermava ogni volta che si alzava il coperchio, questa no! E se c'è bisogno di spatolare un po'... si deve fare al volo!

Insomma, è chiaro che io e la MDP dobbiamo ancora fare amicizia.

Comunque sia l'impasto cresce, cresce tanto e troppo, straborda e cade sulla resistenza della macchina.
Pulisco, sgonfio io a mano, levo gli eccessi e quello ricresce...
Inizia la cottura... una puzza di bruciato mai vista!! Il naso fino dell'anacoreta si accorge subito dei residui di impasto che sfrigolano a diretto contatto con la resistenza...
Oramai il dado è tratto...
Quando vado a vedere cosa succede, attraverso l'oblò si assiste ad uno spettacolo disperato: la pagnotta è parzialmente collassata da un lato e presenta una magnifica crosticina superiore.
Entusiasta per la crosticina (Uno dei difetti di Princess era proprio quello di non riuscire a dorare la parte superiore del pane) penso "Ma che sarà mai questa collassatina laterale??"
E invece quando lo vado a tirare fuori... ORRORE!!!



La "creatura" è molto ben cotta all'esterno ma l'interno è mollo e crudo e una volta sformato si affloscia come un barbapapa stanco!!!
(ecco, qui a Napoli si farebbero immediatamente delle illazioni poco signorili su questo collasso del mio impasto ma io non le ripeterò, le ho solo pensate)

Guardate,  guardate com'era bella...la crosticina!!!

A questo punto c'era un' ultima possibilità:
che l'aspetto facesse schife ma che il sapore fosse buono...
Impavida, ne assaggio un pezzetto e...
PUAHHHH!!!!!!

Laggiù nel tenue i villi si contorcono e si ribellano, legato ad un palloncino pieno d'aria mi fanno velocemente pervenire questo messaggio minaccioso:

"Ué!
non ti permettere più di somministrarci una tale schifezza
Fosse ca' fosse che 'nge la dobbiamo cocere noi?
Non lamentarti se tieni 'o stommaco chieno d'arie e palluncini, 
cca' stammo cumbattendo ca' FER-MEN-TA-ZZIONE
E statte accorta che 'a prossima vota te faccimmo veni' 'e turcemiente 'e panza!" 

*Ehila, non ti permettere più di somministrarci una tale schifezza cruda, 
non possiamo certo cuocerla da soli!
Non lamentarti per i borborigmi e l'aria nello stomaco, è il minimo con tutta questa schifezza fermentata
Ma stai attenta, la prossima volta un attacco di colite non te lo leva nessuno!!

Insomma, i villi mi hanno costretto ad utilizzare il mio week edn per produrre un pan brioche invece di un pan spatache.
E quando avrò domato l'impasto (a questo punto devo per forza trovare una soluzione personalizzata) vi aggiornerò senza dubbio.

Meglio non riportare i successivi messaggi dal tenue...




8 commenti:

  1. Ciao cara Gaia, tranquilla è così che s'impara e a volte si può avere anche fortuna e ti esce un piatto meraviglioso. Adesso che hai visto e assaggiato questa versione del tuo pan spatache sai che cambiamenti dovrai fare la prossima volta. Sono sicura che andrà meglio. E sempre un piacere leggerti. Un abbraccio.

    Mon'Em Cuisine

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  2. Carissima Gaia sapessi quanti, ma quanti spatasci ho fatto e continuo a fare. pensa che in uno dei fora che frequentavo avevo aperto un thread= discussione appositamente sugli spatasci...perchè tutti strafighi, mi vine sempre bene tutto, lievitano pure i sassi solamente se impolverati di manitoba e a me? a me NO! Ed è tuttora così! Comunque il pan brioche di patate l'ho rifatto ed è anche venuto meglio della prima volta, siccome non sei stata l'unica a dirmi delle farine, d'ora in poi cercherò di indicare laddove possibile l'alternativa. Io compro tutte le mie farine al super, che sia bio che sia normale, ma sempre al super, però molte ditte, anzi moltissime, hanno il nome per il super ed il nome per la farmacia...Vedrai che la prossima volta andrà meglio ed in ogni caso evviva gli spatasci! Significa che dobbiamo cucinare ancora di più ;-)

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  3. Mi stan proprio simpatici i tuoi villi che mandan messaggi. Per quanto riguarda lo Spatache, ho perso il conto dei miei e comunque mi diverto assai a provare e sperimentare anche se poi il risultato non è quello sperato. Anche la torta di oggi, la prima volta che l'ho fatta era spatasciata di brutto fuori dalla teglia (bordi troppo bassi) e era rimasta cruda, comunque, gli spatasci aiutano a migliorarsi. Buona settimana che sta per inziare

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  4. Attraverso la sperimentazione e lo spatascio si aguzza l'ingegno e si fortifica l'animo!! Oddio, magari ogni tanto lo stomaco langue ma la linea ne guadagna!
    Ecco, in questo week end non sono stata con le mani in mano :) e la seconda brioche ha mostrato già sostanziali miglioramenti. Stavolta era buona, buonissimissima ma non troppo alta. La terza verrà bene, lo sento, ma prima di ripetermi devo mangiare questa! (E' enorme, ci metterò 10 giorni!)
    Comunque io sono sicura che tutti, anche gli strafighi che fanno lievitare la Manitoba solo con la forza del pensiero ogni tanto fanno grandissimi spatasci...

    Alla fine ho messo a tacere i villi chiacchierini con uno stratagemma epocale: i paccheri senza glutine della Fabbrica della Pasta di Gragnano!
    Confesso, come si dice dalle mie parti, mi sono "arricreata"! E anche di questa ricca esperienza spero di raccontare presto!

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    1. Così si fà (rispondere a uno spatascio con dei paccheri), ottima mossa! Aspetto questa ricetta sicuramente golosa

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  5. Non hai idea di come ti capisco!!! Il mio ultimo esperimento col pan brioche (fatto a mano perchè la MDP è stato un regalo recente per me) mi è venuto una specie di panone duro e secco che ho assaggiato facendo "mmmmmhmmm" solo per ingannare un po' me stessa, e che ben presto è finito nell'immondizia!!! Volevo riprovare con la MDP che per ora mi sta dando tante soddisfazioni (come quando ho cercato di fare la pasta per la pizza, ma schiacciando il tasto sbagliato mi sono trovata davanti una pagnotta morbidissima e favolosa!!), ma con queste "farine scemine" il risultato è sempre un'incognita.....

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  6. panspatache suona meglio :-)

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  7. Cara Vanna,
    piacere di fare la tua conoscenza!

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