22 novembre 2012

i BBuoni (04.senza fine)

La precedente puntata della serie "I BBbuoni" si chiudeva con un mesto:
 [...] carte che chissà dove sono [...]
Ecco, la decenza impone di non rivelare dove avevo conservato il mio contratto di lavoro.
La settimana è finita e ho passato quasi tutte le mattine  in un ufficio pubblico.Non succedeva da quando mi sono iscritta all'università, o forse da quando ho preso la patente.
Affronto la signora dello sportello (che ne frattempo si è notevolmente rilassata) brandendo tutte le mie carte.
Lei inizia a leggere la mia certificazione, è chiaro che non capisce una mazza di quello che ha davanti e, con mio sommo piacere, decide di bypassare.
Passo all'ufficio esenzioni. E' incredibile, fila tutto liscio!
Il dottore che ha seguito la mia esenzione è ancora in buona salute, ha pure una stampante nuova e la mia vecchia pratica non si è perduta!
Grata di cotanta fortuna, decido di chiudere il cerchio e di affrontare il medico di base.
Allo studio incontro innanzitutto il medico sostituto il quale mi  ha candidamente confessato di conoscere la celiachia solo per quello che studiò all'Università... credo intorno agli anni '50...
Il mio dottore, che è piuttosto strano e non credo che abbia molta dimestichezza con questi problemi, esamina i certificati e incassa il colpo senza vacillare, esclama solo "Ah!!"
Fa finta di non aver mai detto, quattro mesi fa, che NON potevo essere celiaca (Signora, ma rifletta! Niente mal di pancia, niente cagotto, è cresciuta, è anche bella chiattoncella...) e che quindi era assolutamente inutile fare costose indagini genetiche. Dopo un breve riepilogo dei miei sintomi atipici mi chiede notizie sulla salute dei miei congiunti.
Mha...

Oramai non mi rimane che ritirare il libretto, anzi, come si dice in napoletano (riferito prevalentemente ai libretti di risparmio), la libretta.
Mercoledì (siamo dunque a ieri mattina) ripasso in ASL. Apro educatamente la porta dell'ufficio esenzioni e il funzionario, che è sempre stato tanto gentile, mi guarda sorpreso.
"Ah, è lei..."
Cosa si cela dietro quel "Ah"?
Uh, Madonnina Santa del Carmelo, qui si ricomincia a sprofondare nell'incubo!
Insomma, per farla breve, pare che la ASL di Avellino non abbia ancora fornito il nulla osta per l'erogazione dei miei ticket però, osservando la strana faccia del funzionario, credo più che si sia dimenticato di fare il fax di richiesta...
"Dotto', vi prego, faciteme magna' quaccosa 'e cchiù"*
Oramai sono traumatizzata da questa storia e la fantasia galoppa: penso a torbide compravendite di esenzioni e dietoterapeutici, insane voglie senili del funzionario placabili solo con prestazioni fisicamente gluten free, patologie psichiatriche del suo collega che gode nell'affamarmi e nasconde le pratiche...
Giuro che da domani mattina martellerò telefonicamente senza pietà!

Dal Tenue (dove il transito di cibi scarseggia per mancanza di adeguati supporti del SSN) è tutto,
alla prossima!

Scherzo, ovviamente! Ho fatto il brodo vegetale, ho saltato la zucca con le cipolle, il gorgonzola piccante l'ho comprato... vado a fare il risotto!

* Dottore, vi prego, mettetemi in codizione di mangiare qualcosa in più



3 commenti:

  1. Riscrivo anche qui così non ti faccio andare fino di là a leggere: Gaia sei un tesoro! Commenti come il tuo fanno dimenticare le arrabbiature serali e ti mettono di buon umore, ti auguro una buona giornata smakkete

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    1. Anche il marito-cavia, che è costruttivamente molto critico, ha assolutamente apprezzato! Non ho aggiunto le decorazioni di zucca ma quella fogliolina di prezzemolo tritato aggiunta alla fine era perfetta!

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  2. Anche il mio lo uso da cavia quando posso (lavora e vive all'estero) e il suo parere mi serve soprattutto quando cucino qualcosa con le nostre farine perchè ha comunque un sapore e consistenza leggermente diversi dal solito e quindi mi interessa sapere cosa ne pensa una persona non celiaca; però in fin dei conti questa è una ricetta "normale" prestata al "senza glutine", buon fine settimana Gaia

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